Lost in Bifest 2.0 – Viaggio tra le Opere prime e seconde – giorno 2 (22 aprile)
Il secondo giorno di proiezioni delle Opere Prime e Seconde del Bifest si è aperto in mattinata con la pellicola italo-francese Hannah, riservato alla giuria della sezione. Si tratta del secondo film di Andrea Pallaoro, che si era già distinto nel 2003 con il suo film d’esordio, Medeas.
Tutta la trama è totalmente focalizzata su Hannah, una donna sulla settantina la cui vita viene turbata quando il marito è condotto in carcere. Le ragioni dell’arresto non vengono mai chiarite e molti quesiti rimangono volutamente aperti, quasi a costringere lo spettatore a rivolgere la propria attenzione altrove, piuttosto che a ricercare ad ogni costo una spiegazione e un filo narrativo da seguire. Infatti Andrea Pallaoro opera un vero e proprio smantellamento dei tradizionali moduli narrativi, riducendo all’essenziale i dettagli del racconto ed eliminando quasi del tutto i dialoghi. Al centro dello sguardo – e delle inquadrature – vi è solo il ritratto di Hannah, interpretata da una straordinaria Charlotte Rampling, che con una gestualità teatrale dona al suo personaggio un’espressività elegante e magnetica. Bellissima infine la fotografia, caratterizzata da un continuo gioco di riprese allo specchio, oltre che da inquadrature inusuali e raffinate.
Le proiezioni serali hanno avuto inizio con Il Contagio, secondo lungometraggio dei registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, ancora insieme dopo il loro film d’esordio Et in terra pax. Il film, basato sull’omonimo romanzo di Walter Siti, conduce lo spettatore fra le vie dei borghi popolari di Roma, esaltando i profondi contrasti legati al rapporto tra criminalità, corruzione e tentativi di redenzione. Un film a doppi binari sui sentimenti e sui destini, che vede come protagonista una Roma a tratti molto diversa da quella pasoliniana. Marcello, culturista cocainomane, è sposato con Chiara, ma si prostituisce con lo scrittore Walter, voce narrante e vero regista delle storie. Alle loro vite, si intreccia quella di Mauro, ambizioso faccendiere del boss di quartiere Carmine, che spaccia droga e baratta la sua anima per elevare il suo status sociale. Gli avvenimenti precipitano in un turbinio di violenza e droga, annullando l’antica bipolarità tra buoni e cattivi. Tra gli interpreti è doveroso menzionare Vinicio Marchioni nei panni di Marcello, Maurizio Tesei (Mauro) e un inedito Vincenzo Salemme che interpreta la figura di Walter.
Ultimo film in gara della serata è stato Tito e gli Alieni di Paola Randi, già conosciuta al mondo cinematografico per il suo Into Paradiso del 2010. Già presentato al Torino Film Festival, l’opera seconda della regista uscirà nelle sale nel mese di giugno. La Randi ha introdotto la proiezione del film, spiegandone l’origine autobiografica: un pomeriggio, rientrando a casa, la regista vide suo padre, malato di Alzheimer, intento ad osservare la foto di sua moglie, venuta a mancare anni prima, per timore che il ricordo di lei svanisse dalla sua memoria. Questo aneddoto ha generato l’immagine di partenza del film: un uomo seduto su un divano nel deserto che, con l’ausilio di una parabola, cerca di captare dallo spazio profondo la voce della moglie scomparsa. Quest’uomo è lo scienziato napoletano, detto “il professore”, che, trasferitosi presso l’Area 51 in Nevada (USA), in seguito alla morte del fratello accoglie i suoi due nipoti, Anita e il piccolo Tito. I tre protagonisti tentano così di ristabilire il contatto con i loro cari, convinti che essi vivano tra le stesse e che possano inviare messaggi sulla terra. Tra poesia e fantascienza, è un film emozionante e tenero, che tratta un tema di grande spessore con estrema delicatezza e discrezione, ma al tempo stesso con una rispettosa leggerezza e una trama mai banale, che a scene di travolgente ironia alterna momenti di profonda commozione. Meravigliosa l’interpretazione dei due ragazzini, Chiara Stella Riccio (Anita) e Luca Esposito (Tito), e l’eccezionale bravura di Valerio Mastandrea (il professore), impegnato in un ruolo molto più intimo dei suoi personaggi consueti.
Angela Francesca Molinaro e Andrea Marella
GIORNO UNO – GIORNO TRE – GIORNO QUATTRO – GIORNO CINQUE
SCHEDA TECNICA:
TITOLO: Hannah
REGISTA: Andrea Pallaoro
SCENEGGIATORE: Andrea Pallaoro, Orlando Tirado
INTERPRETI PRINCIPALI: Charlotte Rampling, André Wilms, Stéphanie Van Vyve
PRODUZIONE: Andrea Stucovitz, John Engel, Clément Duboin
PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Belgio, Francia
ANNO: 2017
TITOLO: Il Contagio
REGISTI: Matteo Botrugno, Daniele Coluccini
SCENEGGIATORI: Matteo Botrugno, Daniele Coluccini
INTERPRETI PRINCIPALI: Vinicio Marchioni, Anna Foglietta, Maurizio Tesei, Giulia Bevilacqua, Vincenzo Salemme
PRODUZIONE: Kimerafilm, Notorius Pictures, Gekon Productions, Rai Cinema, con il contributo del MiBACT
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
ANNO: 2017
TITOLO: Tito e gli Alieni
REGISTA: Paola Randi
SCENEGGIATORE: Paola Randi
INTERPRETI PRINCIPALI: Valerio Mastandrea, Clémence Poésy, Luca Esposito, Chiara Stella Riccio, Miguel Herrera, John Keogh
PRODUZIONE: BiBi Film Tv, Rai Cinema, con il contributo del MiBACT
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
ANNO: 2017