La Sala Professori di İlker Çatak – Quando la Verità è Solo un Punto di Vista
I fragili equlibri presenti all’interno dell’apparato scolastico, l’educazione e l’integrazione culturale sono solo alcuni degli aspetti messi in luce ne La sala professori, pellicola del 2023 diretta dal berlinese İlker Çatak.
Carla Nowak (Leonie Benesch) è un’insegnante di matematica ed educazione fisica appassionata, preparata ed idealista che con i suoi metodi e i piccoli rituali quotidiani cerca di coinvolgere i suoi studenti, mantenendo un clima positivo e aperto al dialogo.
Tutto sembra procedere in maniera serena fin quando all’interno dell’istituto iniziano a verificarsi degli strani furti. Quando i sospetti ricadono su un suo alunno turco, il cui nome viene fatto da due compagni di classe sotto la spinta un po’ insistente di un insegnante, Carla, non convinta, decide di indagare personalmente sulla vicenda, utilizzando un escamotage. Quello che sembra un gesto innocente, mosso da nobili motivazioni, porterà ad una serie di conseguenze incontrollabili attraverso un climax di reazioni fragorose che vedranno la verità plasmarsi perfettamente con la menzogna, confondendo i contorni di ogni cosa e rendendo difficile dimostrare quale in effetti sia la realtà.
Al motto di “tolleranza zero”, concetto che viene più volte ribadito da preside e docenti e su cui l’istituto stesso si basa, si assiste ad una vera e propria caccia al colpevole che perde di vista le sfumature morali e personali, intenta com’è a trovare il singolo contro cui puntare il dito. Poco importa, poi, se sia vero oppure no.
Emerge subito, allora, uno dei focus principali: pur trattandosi di una scuola multietnica, lo straniero viene percepito come tale e giudicato il più incline a compiere un gesto sbagliato mettendo in mostra come la società sia ancora parecchio lontana dal livellare queste differenze a favore di quella che è poi la reale condotta del singolo. Insomma, si ha di fronte il bersaglio perfetto.
Si assiste così ad una crescente conflittualità che si sviluppa su più livelli “gerarchici”, tra genitori, insegnanti e studenti mettendo in mostra forme di xenofobia e rabbia rimaste fino a quel momento latenti. La mancanza di un pensiero comune e condiviso su quale sia la strada giusta da seguire spinge ad un tutti contro tutti che risulta claustrofobico, effetto fomentato anche dalle inquadrature della telecamera.
In questo clima sempre più soffocante, Carla, pur dovendo subire aggressioni e manipolazioni, non scenderà a compromessi con i suoi ideali, cercando di mandare avanti la sua battaglia per la verità che si mostrerà sempre più complicata e talvolta fallimentare, portando lo spettatore stesso a sentirsi paralizzato in una situazione che non prevede vie d’uscita. In questo avvicendarsi di fuochi incrociati non perderà di vista ciò che più conta: difendere i suoi studenti, proteggerli affinchè possano custodire in sé le basi per tolleranza, empatia, rispetto ed essere un giorno membri di una società migliore, libera.
La Sala professori non è una pellicola che definirei clamorosa, quanto semmai “didattica”. Girata interamente (ad eccezione di una breve scena) all’interno delle mura scolastiche, ha saputo giocare bene sulla sensazione di paralisi della protagonista che, travolta dall’incessante emergere di accuse e contraddizioni, non riesce a trovare gli strumenti per difendere e mostrare la verità. La telecamera segue la Nowak incessantemente, con scatti e movimenti che rendono lo scorrimento dinamico, effettua delle riprese piene e concentrate che ben trasmettono il senso di soffocamento di determinate scene. Fondamentalmente, si ha la costante sensazione che stia sempre per succedere qualcosa di incredibile. Complice di questa riuscita anche la colonna sonora capace di mantenere uno stato tensivo costante.
Non siamo davanti ad un film che pretende di fornire risposte, che ci pone una soluzione univoca. Piuttosto, spinge a porsi delle domande su quella che è l’attuale situazione scolastica e più in generale sulla società, di cui in fondo altro non è che uno specchio. Educare i giovani alla libertà e alla verità per avere in futuro una società libera e vera.
SCHEDA TECNICA
Titolo Originale: Das Lehrerzimmer
Genere: drammatico
Regia: İlker Çatak
Sceneggiatura: İlker Çatak, Johannes Duncker
Cast: Leonie Benesch, Michael Klammer, Rafael Stachowiak, Anne-Kathrin Gummich, Eva Löbau, Kathrin Wehlisch, Sarah Bauerett, Leonard Stettnisch
Montaggio: Gesa Jäger
Fotografia: Judith Kaufmann
Musiche: Marvin Miller
Paese: Germania
Anno: 2023
Durata: 98 minuti
Trailer