Gloria! di Margherita Vicario: Tutto per l’Amore della Musica
In concorso alla 74 edizione della Berlinale, “Gloria!” è l’esordio alla regia di Margherita Vicario, artista che negli anni ha saputo spaziare dalla recitazione al cantautorato con una carriera musicale in forte ascesa.
1800, le orfane dell’istituto Sant’Ignazio trascorrono le loro giornate lavorando nelle più svariate faccende. Alcune di loro suonano e cantano nella piccola orchestra della struttura, diretta da Perlina (Paolo Rossi), un despota che maltratta verbalmente, e non solo, le ragazze dell’istituto. Il consueto vivere è stravolto dalla notizia del Papa in visita presso l’orfanotrofio. Questo evento genererà tutta una serie di accadimenti che coinvolgeranno le musiciste, una domestica costretta al mutismo e Perlina stesso, incaricato di scrivere nuova musica per l’occasione.
Gloria! di Margherita Vicario è senza ombra di dubbio un altro film di cui il cinema italiano ha estremamente bisogno. Gli ultimi anni ci hanno dimostrato che in Italia è possibile fare cinema storico-action, Il Primo Re, avventure fantasy, Freaks Out, e tanto altro ancora. Anche Gloria! fa parte di questo flusso produttivo che dovremmo supportare. Difatti come avrete intuito dalla trama poc’anzi esposta, l’opera prima di Margherita Vicario è un prodotto audiovisivo in costume e per giunta su un gruppo di musiciste ribelli che sognano di poter vivere della loro passione.
Se dovessimo trovare un altro film italiano simile a “Gloria!” per premesse narrative difficilmente lo troveremmo. Altri esempi virtuosi che intrecciano la musica al potere, al destino e all’ambizione di trasformare le proprie vite grazie allo studio di quest’arte ci sono, pochissimi. Ad esempio, Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli. Eppure, Gloria! assomiglia molto più a un prodotto teen come Sing Street di John Carney per come sa argomentare l’entusiasmo di un gruppo che si riunisce per suonare e comporre. Mentre in altre circostanze cerca di portare avanti le istanze del femminismo con un tono più adulto.
Detto ciò, Gloria! è molto di più, anche quando sbaglia nasconde un’ambizione che devono avere le opere prime. Il film della regista è dedicato a tutte quelle musiciste che purtroppo a causa del patriarcato e di tutto ciò che ne consegue, sono scomparse tra le pagine della storia. Gloria! con questo discorso organizza benissimo i momenti salienti che servono alla narrazione: dall’impossibilità di firmare i propri spartiti alla continua vessazione verbale per reprimere idee non conformi al Maestro dell’Istituto. Nonostante tutto questo sia giusto, quello che funziona di più in Gloria! è la scrittura degli incontri segreti attorno a un oggetto ben preciso.
Basterebbe infatti raccontare a chi non ha visto il film come è descritto e mostrato un pianoforte, strumento di potere, creazione ma anche diavoleria e dono preziosissimo come è detto da alcuni personaggi. Attorno a questo prototipo sperimentale ci sono, appunto, le sequenze migliori del film. Non è un caso, infatti, che la regista inciampi quando deve lavorare su alcune scene di raccordo o che sottovaluti quanto un personaggio debba avere un certo minutaggio per poter funzionare. Anche il comparto recitativo è altalenante e alcuni personaggi sono decisamente dimenticabili.
Nonostante tutto questo Gloria! sa in rarissimi casi essere veramente notevole, quasi non sembrare un film di una regista esordiente ma di una persona che fa questo da tutta la vita. Uno dei personaggi principali, la domestica (Galatéa Bellugi), trova il pianoforte e nell’improvvisare si spaventa di quello che sta creando. Lei s’impaurisce sia della forza comunicativa dello strumento musicale, sia della sua voce artistica che fluisce attraverso le note del pianoforte. Tutto questo è mostrato in meno di un minuto. La sintesi di un personaggio, della sua visione e del potere d’espressione musicale nello stesso istante attraverso quello che solitamente il cinema unisce, suono e immagine.
Titolo Originale: Gloria!
Regia di: Margherita Vicario
Sceneggiatura: Margherita Vicario, Anita Rivaroli
Cast: Galatéa Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda, Paolo Rossi, Elio, Vincenzo Crea, Natalino Balasso, Anita Kravos, Jasmin Mattei
Fotografia: Gianluca Palma
Montaggio: Christian Marsiglia
Anno: 2024
Musiche: Margherita Vicario, Davide Pavanello
Paese: Italia, Svizzera
Durata: 105 minuti