Estranei di Andrew Haigh: il Potere dell’Amore Attraverso il Ricordo
Estranei, il quinto film di Andrew Haigh, è la somma di tanti piccoli fattori vincenti: primo su tutti è quello di aver scelto Paul Mescal e Andrew Scott come protagonisti del film. Entrambi irlandesi, grazie ad alcune delle loro passate interpretazioni avevano già conquistato il pubblico ricevendo numerose candidature tra cui una nomination ai premi Oscar per Paul Mescal come miglior attore protagonista per “Aftersun” e un premio “BAFTA Television Award” per Andrew Scott grazie al suo ruolo in “Fleabag”.
È un grande momento per il cinema irlandese, sono infatti sempre di più i nomi di spicco per il Paese Verde che ci regala attori Premio Oscar come il recentissimo Cillian Murphy ma anche prestazioni eccezionali come quelle di Barry Keoghan, Saoirse Ronan e Brendan Gleeson, giusto per citarne alcuni.
Il secondo fattore che fa di questa pellicola una grande opera è anche la straordinaria capacità del regista di ispirarsi liberamente al romanzo di Taichi Yamada pur non alterando la bellezza della stessa: nonostante si discosti dall’originale, Andrew Haigh riesce a rendere più sua (quasi autobiografica, gira infatti alcune scene nella stessa casa dove ha vissuto da bambino) questa storia dai confini onirici, a metà tra quello che vogliamo e quello che avremmo voluto, un film che ha come trama il concetto di “cosa sarebbe accaduto se…”.
Andrew è uno sceneggiatore solitario che vive senza troppe vibrazioni all’interno di un appartamento in un grande palazzo londinese. Qualcosa inizia a smuoversi nella vita di Adam quando un giovane Harry bussa alla sua porta, approcciandosi in modo abbastanza schietto e spudorato con una frase che riporta ad un brano dei Frankie Goes To Hollywood, “ci sono i vampiri alla mia porta, non riesco a stare da solo”, ma Adam non è pronto e chiude quella porta come chiude se stesso: è distratto, cinico, fa ancora i conti con quel suo animo turbolento, pieno di limiti ed insicurezze. Uno fra tanti quello di aver perso i genitori in tenera età a causa di un incidente d’auto, lutto che continua ad accompagnare il suo vissuto nonostante i tanti anni trascorsi.
Tuttavia passa qualche tempo e i due si rincontrano, si frequentano, si amano.
L’inizio di questa nuova e travolgente relazione però combacia con il desiderio di Adam di voler far pace con quel passato che lo ha ferito, portandogli via prematuramente l’affetto dei suoi genitori e lo fa ritornando nei luoghi della sua infanzia, dove il ricordo è così vivido da poterlo toccare con mano.
Andrew Haigh firma la regia di questo piccolo capolavoro con un cast notevole e un’accurata selezione di musiche, le quali impreziosiscono le scene di tenerezza e talvolta sensualità: “The power of love” infatti, è il tema principale del film, mentre ai Blur e ad Alison Moyet é affidato il compito di rendere alcune immagini più dinamiche e frizzanti.
Durante lo scorrere della pellicola notiamo un’ottima fotografia fatta di colori tenui e primi piani disarmanti: il regista infatti, in alcune scene inquadra i personaggi per poi avvicinarsi sempre di più, quasi in un abbraccio con la macchina da presa, cercando così di alleviare i loro dolori e i loro animi tormentati con un “abbraccio cinematografico” difficile da scordare.
“Estranei” parla di incontri: sofferti, rincorsi, desiderati, sperati e poi, in qualche modo, negati: toccando temi come l’amore, la morte, la sessualità e l’elaborazione del lutto, Haigh pone una lente di ingrandimento sulla nostra capacità di lenire gli effetti della disperazione mentendo persino a noi stessi: fingere che tutto vada bene e, peccando di egoismo, restare troppo concentrati sul nostro dolore mentre qualcuno vicino a noi cerca quel tanto desiderato conforto, così come accade al protagonista del film.
Ma dal dolore non si guarisce, nemmeno con l’amore: per Andrew Haigh solo un sincero e deciso dialogo interiore può essere la chiave di una vita vissuta in pace con il nostro “io”.
“Estranei” è un film sull’universalità dell’amore e come un qualsiasi film romantico che si rispetti viene posto particolare accento anche sull’intimità della coppia. Il film ha un divieto per i minori di 14 anni, ma perché? Sorge il dubbio sulle scene di baci e sesso tra due uomini. Eppure sono soprattutto le immagini di tenerezza e passione che fanno entrare lo spettatore in connessione con Adam, condannato a vivere una vita con ferite troppo grandi per essere curate:
(Da qui in poi troverete degli spoiler)
il commovente finale riesce a districare tutti i nodi creati dal protagonista, irrisolto e fragile a causa della crudeltà della vita, lui, che trova la sua dimensione definitiva nella fredda solitudine che tanto temeva, accolto finalmente da un amore che, pur essendo stato interrotto, gli apparterrà per sempre.
SCHEDA TECNICA
TITOLO ORIGINALE: All of us strangers
REGIA: Andrew Haigh
SCENEGGIATURA: Andrew Haigh
CAST: Andrew Scott, Paul Mescal, Jamie Bell, Claire Foy
PAESE DI PRODUZIONE: USA, Gran Bretagna
FOTOGRAFIA: Jamie Ramsay
MUSICHE: Emilie Levienaise-Farrouch
ANNO: 2023
Disponibile in streaming su Disney+