Decision To Leave di Park Chan-wook: Quando Morte e Amore si Mescolano Pericolosamente
A distanza di sei anni dall’uscita di Mademoiselle, Park Chan-wook, noto ai più per la “trilogia della vendetta” (Mr. Vendetta, Oldboy e Lady Vendetta), è tornato sul grande schermo con Decision to leave, regalandoci un noir poliziesco, di stampo hitchcockiano, dalle forti sfumature psicologico-sentimentali e una dose generosa di ironia.
Protagonista è il detective Hae-jun, un uomo insonne, relegato ad una vita coniugale passiva e scandita da ritmi ripetitivi e precisi imposti da una moglie dal carattere alquanto intollerabile, impegnato nelle indagini sulla morte di un uomo misteriosamente caduto dalla cima di una montagna. Quello che in un primo istante sembrava un caso di suicidio, inizia ad assumere contorni diversi con l’ingresso in scena di Seo-Rae, una donna cinese, moglie della vittima, che ben presto diventerà la principale sospettata. Carica di zone d’ombra, gesti ambigui e un passato denso di nebbia, Seo Rae si rivelerà una femme fatale dal fascino magnetico, una mescolanza di aspetti che porterà Hae-jun ad un inevitabile avvicinamento a lei in un equilibrio continuo tra attrazione e sospetto.
L’evoluzione della storia seguirà un ritmo sincopato, tra continui mutamenti di scenario e flashback, in un tempo che si dilata e restringe costantemente spostando il focus dalle indagini a quelle che sono le vite e, soprattutto, le personalità dei due protagonisti.
Non ci saranno picchi melodrammatici e pathos a richiamare la nostra attenzione, magistralmente colmati da un lento procedere tra giochi di sguardi e delicata vicinanza, ironia, confidenza, capaci di trasmettere tensione emotiva ed erotica senza la necessità di ricorrere a scene di sessualità esplicita. A fare, però, da sottofondo onnipresente, il martellante dubbio che Seo Rae sia colpevole di omicidio (e non solo), procedendo così in un ondeggiare placido e continuo scandito dal ritmo dell’ossessione.
Decison to Leave sancisce un ulteriore livello di maturazione di quella che è la produzione di Park Chan-wook. Gli intrecci stilistici sono maneggiati con estrema padronanza, in una pellicola capace di passare con grande fluidità dal noir al thriller al romantico. Una reinterpretazione in chiave moderna del più classico stile noir, un noir 2.0 per così dire, dove a fare da padrona è la tecnologia, sempre presente attraverso l’utilizzo di audio, smartphone e traduttori, impiegati sia per le indagini che per le comunicazioni.
Grandi assenti le immagini violente e sessuali esplicite a cui i suoi film ci hanno un po’ abituato, lasciando spazio ad un’intensità emotiva e descrittiva tali dal renderle non necessarie ma capaci di essere evocate in maniera precisa e prepotente.
Con Decison to Leave, Park Chan-wook si avvicina al cinema nella sua essenza più pura e profonda. E ci riesce bene.
SCHEDA TECNICA
Titolo originale: 헤어질 결심 – He-eojil gyeolsim
Regia: Park Chan-wook
Sceneggiatura: Jeong Seo-kyeong, Park Chan-wook
Produzione: Park Chan-wook
Cast: Tang Wei, Park Hae-il, Lee Jung-hyun, Go Kyung-pyo, Park Yong-woo
Paese di produzione: Corea del Sud
Anno: 2022
Musiche: Jo Yeong-wook