Manodopera di Alain Ughetto: L’Emigrazione Italiana Come (non) la Ricordiamo
Interdit aux chiens et aux Italiens (Vietato ai cani e agli italiani), è il titolo originale del lungometraggio in stop motion diretto dal francese Alain Ughetto. Manodopera prende la forma di un dialogo animato tra il regista e sua nonna Cesira: incalzata da Ughetto, la donna ricorda il suo incontro con il marito Luigi e ripercorre la loro storia familiare, che si sviluppa tra una migrazione e l’altra.
La famiglia di Luigi – della quale Cesira entra presto a far parte – proviene dall’ormai inabitato paese di Ughettera, nella provincia piemontese. Incalzati dalla miseria che colpiva numerose aree della penisola tra la fine dell’Ottocento e le due guerre mondiali, i due coniugi abbandoneranno presto la loro terra natale alla ricerca di un futuro più prospero. Come molte famiglie dell’epoca, i coniugi Ughetto vivranno in una migrazione continua, durante la quale saranno costretti a lasciare indietro numerosi luoghi e affetti.
Premio della Giuria al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy, Manodopera ha il merito di offrire un’intima e tenera narrazione dell’emigrazione italiana a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Il lungometraggio mescola generi e linguaggi: documentario, fiction e stop motion sono collettivamente adoperati da Ughetto per narrare una storia comune in modo sorprendentemente originale ed empatico.
Dall’inizio del film, il regista non si limita a sfondare la quarta parete e si spinge a svelare l’illusione cinematografica introducendosi sulla scena con la sua voce e le sue mani (quelle ereditate dal nonno Luigi). Ughetto rompe così ogni convenzione fisica e temporale per dialogare con sua nonna Cesira e seguirla nei suoi continui spostamenti. Allo stesso tempo, il film è il diario di un ritorno fisico e narrativo del regista ai luoghi d’origine dei suoi nonni e alla loro storia.
Come le numerose frontiere varcate dalla famiglia Ughetto, il confine tra realtà e narrazione, tra passato e attualità, è continuamente attraversato dal regista: così, la terra e le castagne da lui raccolte entrano a far parte della scenografia su cui si muovono i personaggi in plastilina.
Più di ogni elemento formale, colpisce in Manodopera la scelta del tema: la storia di Luigi e Cesira è allo stesso tempo esempio ed emblema di quella di moltissimi italiani che dalla tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento sono emigrati in massa verso la Francia. Nel suo racconto di emigrazione italiana, Ughetto mostra anche alcuni aspetti meno conosciuti della nostra storia, dal reclutamento degli italiani più indigenti per la campagna coloniale in Libia alla gestione femminile del lavoro nei paesi svuotati dall’emigrazione.
Se quindi Ughetto non è il primo autore francofono a raccontare questa Storia (il suo racconto ha lo stesso sapore malinconico delle tavole a fumetti di Baru), il regista di Manodopera è sicuramente uno di quelli che ha saputo farlo con maggiore complessità e delicatezza.
SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Interdit aux chiens et aux Italiens
Regia: Alain Ughetto
Sceneggiatura: Alain Ughetto, Alexis Galmot, Anne Paschetta
Produzione: Les Films du tambour de soie, Vivement lundi!, Foliascope, Lux Fugit, Graffiti Film, Ocidental Filmes, Nadasdy Film SARL
Cast: Ariane Ascaride, Stefano Pagani, Diego Giuliani, Cristoforo Gato, Lorenzo Pasquier,
Laura Devoti, Bruno Fontaine
Paese di produzione: Francia, Italia, Svizzera, Portogallo
Anno: 2022
Musiche: Nicola Piovani
Animazione: Juliette Laurent, Julien Maret