The Night is Short, Walk on Girl: Una Lunga, Splendida, Meravigliosa Notte
The Night is Short, Walk on Girl (2017) del regista giapponese Masaaki Yuasa (classe 1965), basato sul romanzo omonimo di Tomihiko Morimi, illustrato da Yusuke Nakamura, è il sequel spirituale di The Tatami Galaxy (basato sempre su un romanzo di Morimi, diretto da Yuasa)
Siamo a Kyoto, in una notte senza tempo. Con una narrazione densa ma fresca, vivace, tra il grottesco e il surreale, cultura e fantasia giapponese si fondono, regalando vivide immagini in rapida sequenza. Come salito al volo su un treno veloce, lo spettatore assiste, quasi eccitato quanto i personaggi decisamente insonni e instancabili, a una carrellata psichedelica di incontri ed eventi.
La protagonista è una giovane studentessa (kohai) dai capelli corvini e dallo stomaco d’acciaio. È determinata e sicura del fatto suo – ha imparato da bambina a difendersi e a punire con un bel pugno in faccia chiunque le manchi di rispetto. Chi la corteggia sommessamente è un ragazzo più grande (senpai), continuamente sfortunato e frustrato, che non ha abbastanza fegato per dichiararsi, e che adotta, sin dal principio del racconto, la sola strategia del Nakame, e cioè quella di farsi vedere da lei, sempre, ovunque, nella speranza la ragazza legga quegli incontri frequenti come segni del destino. Spinti entrambi da numerosi e rocamboleschi personaggi secondari (lui da “Don Mutanda” e il misterioso effeminato Direttore Esecutivo del Festival Scolastico, lei dal pervertito Todo, il saggio Higuchi e la travolgente Hanuki) finiranno per trovare un curioso equilibrio.
La lunga serata ad alto tasso alcolico, avventurosa e imprevedibile, persino divertente, per la prima parte del film (25 min) sembra quasi procedere “liscia”, in una specie di loop nonostante gli ostacoli: lascia che lo spettatore si adatti al clima festoso ed ebbro di desideri, lo ubriaca di colori e sapori da tragicommedia. Poi però la vicenda evolve, e la trama s’infittisce. Il principale (e ricorrente) cattivo è il vecchio strozzino Rihaku – in fondo non un grande antagonista.
Il cartone, poetico e raffinato, si lascia ben guardare per il suo stile stravagante e variegato, e comunque lievemente fa riferimento ad altri prodotti di successo (dalla produzione Ghibli, a logiche distopiche anni ’90 / Duemila – penso a The Truman show o a Minority Report). Piccolo elogio alla sequenza del mercatino dei libri usati, personalmente è la più apprezzata dell’intero film.
È un prodotto che sa essere attraente e pop. Ha un’estetica intrigante, ma non per questo è vuoto o stupido, anzi, sa conquistarsi l’attenzione. La colonna sonora è frizzante, incalzante e spensierata, felicemente accompagna le immagini. Il tripudio di colori continuamente messo in scena, spesso stilizzato e hippie nelle fiorescenze, fa quasi pensare all’artista giapponese Yayoi Kusama (novantenne), che sa ben calibrare toni giocosi e maturi.
Sono tantissimi i temi trattati in questo anime romantico-contemporaneo, che apre innumerevoli interrogativi su: la solitudine, la coppia e la famiglia, il denaro (definito sapientemente nomade), l’arte (oratoria e materica: il loro senso, la loro utilità e conservazione), apparire ed essere, ragione e sentimento, vita e morte, il destino. Ciò che sembra rivelare è che serva dare una spinta al caso, e suggerisce di imbrigliare il tempo, le cui lancette o pendoli rispettano velocità variabili.
Attraverso una scansione visionaria della società, che suscita non pochi o usuali spunti di riflessione, entusiasmo giovanile e frenesia gioiosa vengono mostrati in netto contrasto con la depressione e l’arrendevolezza senile. Il fattore problematico tempo è ben esposto sin dalla battuta costituente il titolo, che incita la ragazza a macinare chilometri, ad andare spedita e fiera per le strade a caccia di esperienza. Il suo è un procedere a tentoni piuttosto contagioso. Mossi da un enorme effetto domino, dovremmo ricordarci che siamo tutti profondamente legati, a doppio filo, come umani, conviventi sulla stessa superficie terrestre. Perciò insieme brindiamo alla nostra salute, a pace e amore.
Titolo originale: Yoru wa Mijikashi Arukeyo Otome
Titolo inglese: The Night is Short Walk On, Girl
Nazionalità: Giappone
Genere: Commedia Sentimentale Soprannaturale
Anno: 2017
Trailer di The Night is Short, Walk on Girl