Wandafuru Raifu (After Life) di Hirokazu Kore-eda: quale ricordo scegliereste da rivivere per l’eternità?
Una perla del mondo filmico nipponico che si insinua delicato, scena dopo scena, nei meandri della nostra anima, accompagnandoci, mano per mano, alla scoperta di come la vita e la felicità risiedono nei piccoli istanti della nostra esistenza. Hirokazu Kore-eda dipinge su pellicola una poesia in movimento con la sua Wandafuru Raifu (After Life).
In un vecchio sanatorio, i cui muri sono fagocitati pazientemente dalle edere, situato all’interno di un meraviglioso bosco affrescato dai classici colori autunnali, sopraggiungono individui di ogni età, sesso e classe sociale, accompagnati da una soffice nebbia. Preceduti da un grazioso campanello che indica il loro arrivo, sono accolti dallo staff e ognuno di loro viene smistato in varie stanze, in cui si terrà un colloquio. Ad attenderli ci sono i dipendenti della struttura che li informeranno del loro decesso e verrà chiesto loro di ripercorrere il labirintico tunnel della memoria e di scegliere un ricordo gioioso e spensierato, un cimelio della loro esistenza, da conservare e rivivere per l’eternità. Si susseguono amori eterni, amori fugaci o adulteri, amori interrotti, momenti dell’infanzia, attimi indelebili vissuti durante la guerra. Ma solo uno sarà il ricordo da portarsi nell’aldilà. Tutto il resto sarà gettato nell’oblio. Ognuno di loro avrà una settimana di tempo per decidere.
Wandafuru Raifu (After Life) può essere annoverato nel genere film-documentario, in quanto le scene girate ripercorrono le varie fasi delle interviste, in cui i deceduti narrano i vari momenti della loro vita e, aiutati dai dipendenti della struttura, giungono alla scelta finale. Tuttavia, deve essere considerato anche film drammatico, giacché viene dato spazio all’evoluzione psicologica dei personaggi principali, in particolare quella dei dipendenti. Kore-eda concede un’immagine di loro come lavoratori instancabili, ‘impiegati’ votati al loro mestiere. Egli fornisce a questi ‘angeli’ una connotazione più umana, più fragile, rispetto a quella sovrannaturale descritta dalle religioni occidentali: litigano, scherzano, si emozionano, suonano strumenti musicali. Eppure dietro alla loro figura, si cela una scelta non convenzionale.
Le scene di Wandafuru Raifu (After Life) sono filmate all’interno di un edificio datato, un po’ trascurato, che galleggia tra il mondo terreno (simboleggiato dalla visione della luna) e quello ultraterreno, i cui interni sono asettici, privi di quadri e orpelli, arredato con qualche mobilio primario e un paio di vasi. Poche le scene girate all’esterno, ma il regista riesce in ogni caso a restituire un senso di leggerezza e di pace: il bosco, che abbraccia il centro, è nella fase finale dell’autunno, in cui alberi ormai spogli donano alla terra un mantello dai colori vivaci. Tuttavia, nelle scene finali, si impone la neve che cade soffice e delicata sulla terra. Essa ha un ruolo metaforico importante: è un atto di purificazione, di distacco definitivo dalla vita terrena, che permetterà ai defunti di andare “nell’altro posto”, protetti per l’eternità dal ricordo scelto.
Hirokazu Kore-eda è un regista che ha abituato il suo pubblico a uno stile intimista, capace di far vibrare le corde più recondite dell’animo umano. Tra le sue opere più mirabili, è giusto ricordare Nobody Knows, Air Doll, Still Walking e il più recente Like Father, Like Son. Per il suo film, Kore-eda si avvale di attori talentuosi, come Takashi Mochizuki e Arata Iura, già interpreti in altri film dello stesso regista, Susumu Terajima, attore molto conosciuto in Giappone, che vanta la partecipazione in oltre 100 film, e Yusuke Iseya. Allo stesso tempo, il regista decide di servirsi di gente reale (non attori) che rievocano i loro istanti di vita. Difatti, molte interviste non sono state sceneggiate, ma sono state girate in modo estemporaneo.
Wandafuru Raifu (After Life) rappresenta un omaggio alla memoria, con immagini delicate e per nulla scontate. Ci dimostra, inoltre, come sia fondamentale far tesoro di ogni singolo attimo della nostra vita, accettando con serenità l’effimera condizione dell’essere umano.
Andrea Marella
SCHEDA TECNICA:
TITOLO: Wandafuru Raifu (After Life)
REGISTA: Hirokazu Kore-eda
SCENEGGIATORE: Hirokazu Kore-eda
INTERPRETI PRINCIPALI: Takashi Mochizuki, Arata Iura, Susumu Terajima, Yusuke Iseya, Erika Oda
PRODUZIONE: Masayuki Akieda, Shiho Sato
MUSICHE: Yasuhiro Kasamatsu
PAESE DI PRODUZIONE: Giappone
ANNO: 1998