The Day I Became a Woman di Marzieh Meshkini. Quando essere donna è una lotta
Essere donna, crescere, invecchiare. Non in tutti i Paesi del mondo è cosa facile. Ce lo dimostra Marzieh Meshkini, regista iraniana autrice della pellicola tutta al femminile The Day I Became a Woman.
Siamo in un’umile casetta in Iran, la piccola Hava sta diventando grande e il giorno del suo compleanno sua nonna e sua madre decidono che per lei è arrivato i momento di indossare il velo e smettere di giocare con i suoi amichetti maschi. Ma Hava vuole continuare a divertirsi ancora un po’, e dato che compirà gli anni precisamente a mezzogiorno, strappa alle due donne un’ultima ora di spensieratezza. Inizia così per la bambina una corsa contro il tempo per riuscire a godersi gli ultimi momenti di un’infanzia a cui dovrà presto rinunciare per abbracciare l’età adulta.
L’azione si sposta in una stradina di campagna che costeggia il mare dove un gruppo di donne velate sta disputando una gara in bicicletta. Fra loro c’è Ahoo che non sta soltanto partecipando ad una competizione, ma sta anche scappando da una vita infelice affianco ad un uomo che non ama. Ed eccolo lì quell’uomo che la insegue a cavallo e che cerca di convincerla in tutti i modi a tornare a casa. Ma Ahoo continua a pedalare, più forte e più motivata di prima.
Infine siamo in città. Hoora è un’anziana vedova proveniente dalla campagna che si fa scortare da dei ragazzini in giro per negozi comprando tutto ciò che negli anni precedenti non è mai riuscita ad avere. Un acquisto dopo l’altro, la donna esaudisce i suoi desideri che sono tanti quanti i nastrini legati alle sue dita, mentre gli occhi vagano con curiosità in questo scenario inedito e i pensieri traboccano spontaneamente.
The Day I Became a Woman è l’interessante spaccato di una realtà purtroppo ancora oggi persistente in cui la donna continua ad essere sottomessa alle costrizioni di una società maschilista. Attraverso le storie di questi tre straordinari personaggi entriamo in un mondo in cui ogni piccola conquista femminile può essere raggiunta solo lottando e sacrificandosi. Dall’infanzia alla senilità, Marzieh Meshkini tocca tutte le tappe più significative e delicate per una donna tracciando una parabola sotto il segno della ricerca della propria identità. Ma al di là del racconto in sé, ciò che forse riesce meglio alla regista iraniana è creare un forte feeling con le protagoniste. L’empatia con Hava, Ahoo e Hoora è palpabile, grazie anche alle lunghe inquadrature che Meshkini dedica loro e alla naturale espressività di cui le interpreti sembrano essere dotate.
In alcune situazioni si ha poi quasi la sensazione che le rigide leggi che impongono alle donne regole severe e limitazioni alla loro libertà vengano ridicolizzare. Fra tutti, il momento in cui il marito di Ahoo cerca sua moglie nel corso della competizione ma si ritrova ad inseguire un gruppo di cicliste indistinguibili perché coperte dallo chador. Lo chador diventa quindi simbolo non di un’appartenenza religiosa, ma di un desiderio della società di privare le donne della loro personalità.
The Day I Became a Woman è un film che senza scendere nella drammaticità e nel patetismo porta alla luce una condizione che per milioni di donne al mondo è ormai intollerabile. La pellicola potrebbe però essere anche un invito a riflettere sulla situazione femminile in generale, dato che spesso anche nei Paesi in cui l’uguaglianza di genere dovrebbe essere garantita le donne non sono effettivamente tutelate. E se da noi non è uno chador nero fatto indossare con la forza o il divieto di compiere le attività che più si amano a calpestare il sesso femminile, lo è la disparità di trattamento sul lavoro o quelle parole che vengono pronunciate con leggerezza per etichettare le donne. Un film che dovrebbero vedere tutti. Da consigliare soprattutto agli uomini.
Valentina Palermo
SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Roozi ke zan shodam
Regia: Marzieh Meshkini
Sceneggiatura: Mohsen Makhmalbaf, Marzieh Meshkini
Interpreti principali: Fatemeh Cherag Akhar, Shabnam Tolouei, Azizeh Sedighi
Musiche: Ahmad Reza Darvish
Anno: Produzione: 2000