Lost in Bifest 2.0 – Viaggio tra le Opere prime e seconde – giorno 3 (23 aprile)
Con la terza tappa di Lost in Bifest 2.0, siamo giunti così al giro di boa del nostro viaggio.
Primo film della giornata, riservato alla giuria, è stato Sicilian Ghost Story, un’opera a quattro mani, diretta dai registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che già si erano distinti nel loro film d’esordio, Salvo (2013). La pellicola, vincitrice di un premio ai Nastri d’Argento e un David di Donatello racconta un avvenimento reale che ha macchiato le pagine della nostra storia: il rapimento di Giuseppe Di Matteo, il figlio tredicenne di un collaboratore di giustizia ed ex-mafioso, rapito e tenuto prigioniero per 779 giorni per poi essere strangolato e sciolto nell’acido nitrico. Si tratta di una storia tanto vera quanto straziante, che tuttavia i registi hanno scelto di raccontare in modo quasi romanzato, rivolgendo la loro attenzione soprattutto alla storia d’amore tra Giuseppe e Luna, una sua compagna di scuola. La vicenda assume così i toni di una favola noir, in cui lo spettatore si ritrova immerso in boschi incantati popolati da presenze simboliche, attraverso passaggi repentini dalla realtà ad una dimensione onirica. È un film senza dubbio coraggioso, che si distingue in particolare per il carattere innovativo della sceneggiatura e per l’incantevole fotografia, ma che al tempo stesso potrebbe destare perplessità sul modo in cui è stato descritto un avvenimento tanto doloroso. Nel cast, spicca la struggente interpretazione di Gaetano Fernandez, nei panni di Giuseppe Di Matteo, e Julia Jedlikowska, nel ruolo della dolce e determinata Luna.
La serata si è tinta di romanticismo con la proiezione di Cuori puri, opera prima del regista Roberto De Paolis, che tratta con profondo realismo alcuni tra i temi più scottanti del disagio sociale odierno, in particolare la disoccupazione, l’integrazione degli immigrati e il ruolo talvolta ingombrante di alcune dottrine religiose. Nella periferia di Roma, si incrociano le giovani vite di Stefano e Agnese, che rappresentano due figure ben radicate nel tessuto sociale italiano: il primo, appartenente ad una famiglia proletaria con gravi problemi economici, fatica a trovare una posizione lavorativa stabile e spesso il suo carattere irascibile aggrava la sua condizione, ma dietro la maschera del ribelle, si cela un cuore puro. Agnese, invece, è una ragazza di 18 anni perfettamente integrata in una comunità cattolica molto impegnata nel sociale. Tuttavia, ad ostacolare la relazione tra i due è proprio il retaggio religioso e moralistico che trova la sua massima espressione nella figura della madre di Agnese. Ottima performance dei due giovani attori, Simone Liberato, per la prima volta nei panni del protagonista, e Selene Caramazza nel suo film d’esordio al cinema. Inoltre De Paolis, presente in sala, ha diretto con maestria le riprese del film, prediligendo i primi piani e rinunciando alla luce artificiale conferendo un forte realismo alle immagini.
La terza giornata si è conclusa con l’unico film di animazione in concorso: Gatta Cenerentola, ispirato all’omonima pièce teatrale di Roberto De Simone, è diretto da quattro registi, Alessandro Rack, Ivan Cappiello, Maria Pia Guarnieri e Dario Sansone. Il film, vincitore di due David di Donatello, è un mix perfetto tra fiaba, racconto noir e fantascienza, ambientato in una Napoli futuristica. Mia, figlia di un ricco armatore napoletano, rimane orfana ed è costretta a subire le angherie della matrigna e delle sorellastre e le subdole lusinghe di Salvatore Lo Giusto, truffatore locale soprannominato “il principe”. Tuttavia, Primo Gemito, guardia del corpo del padre e angelo custode della ragazzina, cercherà di sottrarla al suo destino da Cenerentola. Degne di nota le magistrali interpretazioni degli attori che hanno doppiato il lungometraggio, tra cui Alessandro Gassman (Primo Gemito), Maria Pia Calzone (la matrigna) e in particolare Massimiliano Gallo (Salvatore Lo Giusto), che ha sorpreso con straordinarie performance canore. Incantevoli, infine, le colonne sonore di Antonio Fresa e Luigi Scialdone che hanno contribuito ad impreziosire la pellicola.
Angela Molinaro e Andrea Marella
GIORNO UNO – GIORNO DUE – GIORNO QUATTRO – GIORNO CINQUE