Hobo with a Shotgun di Jason Eisener: un vigilante nell’universo splatter di qualità
Per gli amanti dello splatter e non, Hobo with a Shotgun di Jason Eisener è una pellicola che abbraccia le origini e omaggia il genere con scelte di qualità.
Il regista Jason Eisener porta sugli schermi una pellicola nata dall’omonimo fake trailer da lui diretto, vincitore del contest indetto da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez ‘South by Southwest’ per il loro film Grindhouse. Tarantino ha poi inserito, nella parte iniziale della pellicola, il fake trailer di Eisener insieme agli altri trailer premiati, per ricalcare e riproporre la metodologia di proiezione nelle grindhouse americane.
Cresciuto con gli high concept movies degli anni ’80 – film basati sul concetto del ‘what if?’ (cosa succederbbe se?) e su scelte di tematiche che accattivino e facilitino la fruizione degli spettatori- e con cartoni animati del calibro di Ghostbusters, Trasformers e Teenage Ninja Mutant Turtles, Jason Eisener ha dato vita a una commistione di elementi che contraddistingue le sue opere.
Il regista aveva già ammaliato il suo pubblico per le sue abilità cinematografiche e per l’uso del colore nel cortometraggio Treevenge, in cui mette in scena una tematica importante come quella del disboscamento delle foreste americane durante il periodo natalizio, con una forte connotazione gore: gli alberi si trasformeranno da vittime in carnefici. Successive a Hobo with a Shotgun, invece, sono i segmenti realizzati per le pellicole The ABCs of Death (segmento: Y is for Youngbuck), in cui il tema cardine è la pedofilia, e V/H/S/2 (segmento: Slumber Party Alien Abduction), la cui peculiarità è quella di aver montato la cinepresa sul dorso di un cane.
Nella fattispecie, in Hobo with a Shotgun, la prima peculiarità che balza agli occhi è la scelta dei colori: un forte grado di saturazione che rievoca i cartoons e i film d’azione degli anni ’80, nonché i film di Dario Argento, di cui Eisener è un grande fan. Inoltre, questa pellicola rappresenta il suo intento di creare un mondo surreale ricco di colori, intriso di effetti speciali tipici del genere splatter che evocano nello spettatore un forte nonsense tanto da rendere l’intera scena inverosimile e a tratti comica.
Il protagonista di Hobo with a Shotgun è un senzatetto, spogliato del suo nome di battesimo e marchiato dallo status sociale che ha scelto di ricoprire: durante tutta la pellicola ci si riferisce a lui con il termine appartenente allo slang americano ‘hobo’, ossia barbone. Egli approda nella città di Hope Town, servendosi di treni merci. Sin da subito rimane turbato dalla violenza che dilaga per le strade, una violenza spettacolarizzata come se fosse un TV show, dalla corruzione della polizia e dall’omertà dei cittadini. Sarà Hobo a dover farsi carico del cambiamento e compiere una scelta: acquistare un tosaerba, simbolo della rinascita personale, o acquistare un fucile, simbolo della giustizia di strada fai da te. Siamo di fronte a un film splatter, quindi è facilmente intuibile quale sarà l’esito della scelta amletica.
Nel ruolo di primo attore non poteva essere scelta più riuscita quella di ingaggiare Rutger Hauer, attore di origini olandesi noto in Italia soprattutto per aver vestito i panni di protagonista nei film cult Ladyhawke, accanto ad una giovane ed affascinante Michelle Pfeiffer, e in Furia Cieca, in cui interpreta un uomo abile nell’arte della spada seppur privo del senso della vista. La sua espressività facciale unica e i suoi occhi color ghiaccio trasmettono nell’immediato l’idea di osservare gli occhi di un uomo consumato dalla durezza della vita di strada e questo consolida e rende fortemente realistica la sua interpretazione. Tuttavia, si può notare che, nell’omonimo fake trailer inserito in Grindhouse, l’attore che interpreta il ruolo principale è diverso: difatti, le scene del trailer furono girate con David Brunt nel ruolo di Hobo. Lo stesso attore, però, lo ritroviamo nel film nei panni di un poliziotto corrotto che grida con un fucile tra le mani “We’re all dirty cops” nella scena in cui la polizia avvia la caccia del senzatetto.
Tra gli altri attori spiccano Molly Dunsworth, nel ruolo della prostituta Abby, che rappresenta il simbolo di riscatto sociale per se stessa e per Hobo, e Brian Downey che riveste i panni dell’antagonista Drake, un boss spietato incapace di fare a meno dell’odore del sangue e che strizza nelle proprie mani una città dilaniata dalla violenza.
In sintesi, Hobo with a Shotgun rappresenta una finestra esclusiva e intrinsecamente accattivante del ‘sanguinoso’ mondo dello splatter, la cui visione potrebbe essere apprezzata anche dai non amanti del genere.
Andrea ‘Yuuji’ Marella
SCHEDA TECNICA:
TITOLO: Hobo with a Shotgun
REGISTA: Jason Eisener
SCENEGGIATORE: John Davies
INTERPRETI PRINCIPALI: Rutger Hauer, Molly Dunsworth, Brian Downey
PRODUZIONE: Niv Fichman, Frank Siracusa, Rob Cotterill
PAESE DI PRODUZIONE: Canada
ANNO: 2011
MOMENTO MEMORABILE DEL FILM:
Hobo ed Abby si scontrano con i due scagnozzi di Drake, nonché figli del medesimo, in cui è possibile apprezzare le scelte stilistiche, l’uso dei colori e gli effetti speciali talmente irreali da sembrare quasi esilaranti. Potete vederlo a questo link